Liberamente ispirato a “La scuola dei buffoni” di Michel de Gelderode.
Un gruppo di allievi Buffoni, sotto la temuta direzione del loro Maestro, si appresta a trascorrere l’ultima notte prima dell’esame finale.
In un rincorrersi di gag, lazzi, comici sberleffi, ironiche caricature e tragicomici epiloghi, gli aspiranti Buffoni si affannano in una competizione senza esclusione di colpi per cercare di soddisfare l’ultima richiesta del Maestro: portare in scena la rappresentazione del “veleno del nostro tempo”.
Un allestimento coinvolgente e sorprendente che guida lo spettatore in un viaggio alla scoperta delle insidie del pregiudizio, delle sua trappole inesorabili, dei suoi infernali automatismi, delle inconsapevoli scorciatoie che spesso ci invita a prendere nel complesso lavoro di lettura della realtà.
In un tempo, il nostro, in rapido movimento, dominato dai luoghi comuni e dal giudizio affrettato, la Compagnia Promàopoi propone, in chiave divertita, ironica e graffiante, una riflessione su una delle ragioni che rendono così difficile l’integrazione e la comprensione tra culture diverse. E’ un mondo, il nostro, alimentato da solitudine ed egoismo, nel quale appare persino naturale assumere come unico pilastro delle proprie convinzioni l’affermazione: “Così è, se mi pare.” E nulla più.
So ist es, wenn es mir so scheint.
Die Letze Nacht in der Narrenschule
Frei Inspiriert aus „L’Ecole des Buffons” von Michel de Gelderode.
Eine Gruppe von Narrenschülern unter der Führung ihres gefürchteten Maestro in der letzten Nacht vor der Abschlussprüfung.
Mit einer Reihe von Gags, Possen, Persiflagen, spöttischen Karikaturen und komisch-tragischen Epilogen liefern sich die Narren-Anwärter einen Wettbewerb ohne Rücksicht auf Verluste, um den letzten Wunsch ihres Maestro zu erfüllen: das „Gift unserer Zeit“ in Szene zu setzen.
Eine packende und überraschende Inszenierung, die den Zuschauer auf eine Entdeckungsreise voller Stolperfallen mitnimmt: die gnadenlosen Schlingen der Vorurteile mit ihren Automatismen und unbewussten Abkürzungen, welche sich uns oft eröffnen, wenn wir damit beschäftigt sind die Wirklichkeit zu verstehen.
In einer schnelllebigen und oberflächlichen Zeit wie der unseren, in der Gemeinplätze und voreilige Urteile grassieren, stellt die Gruppe Primàopoi mit ihrer neuen Theaterarbeit eine Reflexion über die Gründe vor, warum Verständigung und Integration zwischen verschiedenen Kulturen so schwer fallen. Denn oft führen Einsamkeit und Eigensucht zur natürlichen Überzeugung, dass „So ist es, wenn es mir so scheint“…und fertig!
Eine Gruppe von Narrenschülern unter der Führung ihres gefürchteten Maestro in der letzten Nacht vor der Abschlussprüfung.
Mit einer Reihe von Gags, Possen, Persiflagen, spöttischen Karikaturen und komisch-tragischen Epilogen liefern sich die Narren-Anwärter einen Wettbewerb ohne Rücksicht auf Verluste, um den letzten Wunsch ihres Maestro zu erfüllen: das „Gift unserer Zeit“ in Szene zu setzen.
Eine packende und überraschende Inszenierung, die den Zuschauer auf eine Entdeckungsreise voller Stolperfallen mitnimmt: die gnadenlosen Schlingen der Vorurteile mit ihren Automatismen und unbewussten Abkürzungen, welche sich uns oft eröffnen, wenn wir damit beschäftigt sind die Wirklichkeit zu verstehen.
In einer schnelllebigen und oberflächlichen Zeit wie der unseren, in der Gemeinplätze und voreilige Urteile grassieren, stellt die Gruppe Primàopoi mit ihrer neuen Theaterarbeit eine Reflexion über die Gründe vor, warum Verständigung und Integration zwischen verschiedenen Kulturen so schwer fallen. Denn oft führen Einsamkeit und Eigensucht zur natürlichen Überzeugung, dass „So ist es, wenn es mir so scheint“…und fertig!
Il Contemporary Experimental Theater presenta:
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Tutti insieme appassionatamente
Una trappola per Claudia frei nach Un corpo estraneo von Renzo Rosso Una commedia spassosa e crudele! Chi si cela dietro la porta? Misteri, conflitti, nevrosi, ipocrisie ed egoismi di una famiglia grottesca, costretta a “lavare i suoi panni” in pubblico, in un carosello di feroce ironia e velenoso sarcasmo. Wer versteckt sich hinter der Türe? Beziehungen, Konflikte, Geheimnisse einer grotesken Familie, die ″Ihre schmutzige Wäsche“ endlich mal in der Öffentlichkeit wäscht. Böse, witzig & mehr. In Italienischer Sprache Replica: 24 ottobre 2015 |
La Compagnia Teatrale Italiana Primaopoi decide di farsi ispirare da uno dei piú riusciti testi di Renzo Rosso, "Un corpo estraneo", mettendo in scena una "Commedia della Cattiveria" ricalcando i motivi tematici che hanno ispirato l'autore, aggiungendo nel processo di drammatizzazione nuovi personaggi e nuove idee, come nella tradizione della Compagnia Teatrale di Monaco di Baviera.
Il lavoro segue con coerenza il processo di ricerca della compagnia: da un lato la creazione di testi drammaturgici composti, patchwork stilistici cuciti dalle tematiche del lavoro; dall'altro lato nel progressivo "svuotamento" del luogo teatrale, alla ricerca dell'essenziale e del simbolico, lasciando ai performers e ai pochi artifici scenici, accuratamente disegnati, il compito della narrazione
Il lavoro segue con coerenza il processo di ricerca della compagnia: da un lato la creazione di testi drammaturgici composti, patchwork stilistici cuciti dalle tematiche del lavoro; dall'altro lato nel progressivo "svuotamento" del luogo teatrale, alla ricerca dell'essenziale e del simbolico, lasciando ai performers e ai pochi artifici scenici, accuratamente disegnati, il compito della narrazione
Tutti Insieme Appassionatamente.
Una Trappola Per Claudia
[liberamente tratto da: Un corpo estraneo di Renzo Rosso]
16-17-18 Gennaio 2015, Black Box, Gasteig, München
Chi c’e’ dietro la Porta, occultata alla vista?
Mentre ci poniamo questo interrogativo davanti ad essa, davanti a noi, si palesa una divertita e caustica carrellata dei rapporti, delle situazioni, delle schermaglie e dei segreti di una famiglia male in arnese che, in un vortice di ironie, battute fulminanti, metaforici colpi sotto la cintura, mette a stendere i propri panni mai lavati!
Attraverso la lente umoristica le nevrosi, le ipocrisie e gli egoismi emergono ingigantiti e comicamente deformati mentre noi, sorridenti, ci ritroviamo testimoni di un processo grottesco alla ricerca di un presunto Colpevole.
E, mentre ne ridiamo, diventiamo testimoni anche del Vuoto e della Banalità.
Mentre ci poniamo questo interrogativo davanti ad essa, davanti a noi, si palesa una divertita e caustica carrellata dei rapporti, delle situazioni, delle schermaglie e dei segreti di una famiglia male in arnese che, in un vortice di ironie, battute fulminanti, metaforici colpi sotto la cintura, mette a stendere i propri panni mai lavati!
Attraverso la lente umoristica le nevrosi, le ipocrisie e gli egoismi emergono ingigantiti e comicamente deformati mentre noi, sorridenti, ci ritroviamo testimoni di un processo grottesco alla ricerca di un presunto Colpevole.
E, mentre ne ridiamo, diventiamo testimoni anche del Vuoto e della Banalità.
All'ombra del sambuco
di Marina Joffreau
27,28,29 Aprile 2009,
Gut Nederling Theater, Monaco di Baviera
Nato dall'incontro tra la compagnia Primaopoi e la scrittice Marina Joffreau, "All'ombra del sambuco" è il frutto di un raro processo di collaborazione creativa attore-drammaturgo.
Un lungo e rigoroso lavoro di approfondimento della tecnica dell'improvvisazione teatrale - intrapreso oltre un anno fa dagli attori della compagnia - ha originato un ricco bagaglio di idee e proposte teatrali cui il talento della Joffreau ha dato una prima struttura drammaturgica. Sulla base di questa prima struttura è poi incominciato un processo di confronto interattivo che, lasciando costantemente aperta la possibilità a nuove influenze, suggestioni e scoperte, ha portato alla stesura finale del testo.
La vicenda narrata si apre su uno spaccato di ordinaria quotidianeità: un piccolo condominio qualunque, dove si incrociano le vite e le storie di persone comuni. Un susseguirsi di eventi apparentemente innocui scatena però una serie di reazioni a catena che finiscono con l'avere conseguenze imprevedibili sulle fragili sicurezze dei singoli e sulla struttura sociale del condominio.
Uno spettacolo attuale che corre costantemente in bilico tra il grottesco e il tragico, dove l'incalzare degli eventi, pur sottraendosi alla facile catalogazione “buono-cattivo” e/o “giusto-sbagliato”, lascia allo spettatore la non confortevole sensazione di una realtà aberrante che si trasforma in banale normalità.
Marina Joffreau: Autrice del romanzo iniziatico di ambientazione gotica "L'Ile d'Antas". Ha collaborato con l'ormai scomparsa rivista online Vuoto Negativo dell'Associazione Culturale Telematica ArsNova, dirigendo la rubrica letteraria Voci Negate e contribuendo alle rubriche "Horror Turismo, per non dimenticare" e "Storia, Cultura e Tradizioni". Da sempre appassionata di cinema muto, ha iniziato a scrivere soggetti e sceneggiature per il cinema e testi per il teatro, ed ultimato un romanzo noir ambientato a Torino per il quale è alla ricerca di un editore che non la voglia sottoporre a presentazioni ed interviste.
27,28,29 Aprile 2009,
Gut Nederling Theater, Monaco di Baviera
Nato dall'incontro tra la compagnia Primaopoi e la scrittice Marina Joffreau, "All'ombra del sambuco" è il frutto di un raro processo di collaborazione creativa attore-drammaturgo.
Un lungo e rigoroso lavoro di approfondimento della tecnica dell'improvvisazione teatrale - intrapreso oltre un anno fa dagli attori della compagnia - ha originato un ricco bagaglio di idee e proposte teatrali cui il talento della Joffreau ha dato una prima struttura drammaturgica. Sulla base di questa prima struttura è poi incominciato un processo di confronto interattivo che, lasciando costantemente aperta la possibilità a nuove influenze, suggestioni e scoperte, ha portato alla stesura finale del testo.
La vicenda narrata si apre su uno spaccato di ordinaria quotidianeità: un piccolo condominio qualunque, dove si incrociano le vite e le storie di persone comuni. Un susseguirsi di eventi apparentemente innocui scatena però una serie di reazioni a catena che finiscono con l'avere conseguenze imprevedibili sulle fragili sicurezze dei singoli e sulla struttura sociale del condominio.
Uno spettacolo attuale che corre costantemente in bilico tra il grottesco e il tragico, dove l'incalzare degli eventi, pur sottraendosi alla facile catalogazione “buono-cattivo” e/o “giusto-sbagliato”, lascia allo spettatore la non confortevole sensazione di una realtà aberrante che si trasforma in banale normalità.
Marina Joffreau: Autrice del romanzo iniziatico di ambientazione gotica "L'Ile d'Antas". Ha collaborato con l'ormai scomparsa rivista online Vuoto Negativo dell'Associazione Culturale Telematica ArsNova, dirigendo la rubrica letteraria Voci Negate e contribuendo alle rubriche "Horror Turismo, per non dimenticare" e "Storia, Cultura e Tradizioni". Da sempre appassionata di cinema muto, ha iniziato a scrivere soggetti e sceneggiature per il cinema e testi per il teatro, ed ultimato un romanzo noir ambientato a Torino per il quale è alla ricerca di un editore che non la voglia sottoporre a presentazioni ed interviste.
La visita della vecchia signora
di F. Dürrenmatt
6, 7, 8 Luglio2004,
Black Box, Gasteig,
Monaco di Baviera
3, 4 Marzo 2005,
Europahalle ESM,
Monaco di Baviera
6, 7, 8 Luglio2004,
Black Box, Gasteig,
Monaco di Baviera
3, 4 Marzo 2005,
Europahalle ESM,
Monaco di Baviera