Created by Cristina Cozzini
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Così è, se mi pare.
L’ultima notte alla scuola dei Buffoni


Liberamente ispirato a “La scuola dei buffoni” di Michel de Gelderode.
Un gruppo di allievi Buffoni, sotto la temuta direzione del loro Maestro, si appresta a trascorrere l’ultima notte prima dell’esame finale.
In un rincorrersi di gag, lazzi, comici sberleffi, ironiche caricature e tragicomici epiloghi, gli aspiranti Buffoni si affannano in una competizione senza esclusione di colpi per cercare di soddisfare l’ultima richiesta del Maestro: portare in scena la rappresentazione del “veleno del nostro tempo”.
Un allestimento coinvolgente e sorprendente che guida lo spettatore in un viaggio alla scoperta delle insidie del pregiudizio, delle sua trappole inesorabili, dei suoi infernali automatismi, delle inconsapevoli scorciatoie che spesso ci invita a prendere nel complesso lavoro di lettura della realtà.
In un tempo, il nostro, in rapido movimento, dominato dai luoghi comuni e dal giudizio affrettato, la Compagnia Promàopoi propone, in chiave divertita, ironica e graffiante, una riflessione su una delle ragioni che rendono così difficile l’integrazione e la comprensione tra culture diverse. E’ un mondo, il nostro, alimentato da solitudine ed egoismo, nel quale appare persino naturale assumere come unico pilastro delle proprie convinzioni l’affermazione: “Così è, se mi pare.” E nulla più.

So ist es, wenn es mir so scheint.
Die Letze Nacht in der Narrenschule

Frei Inspiriert aus „L’Ecole des Buffons” von Michel de Gelderode.
Eine Gruppe von Narrenschülern unter der Führung ihres gefürchteten Maestro in der letzten Nacht vor der Abschlussprüfung.
Mit einer Reihe von Gags, Possen, Persiflagen, spöttischen Karikaturen und komisch-tragischen Epilogen liefern sich die Narren-Anwärter einen Wettbewerb ohne Rücksicht auf Verluste, um den letzten Wunsch ihres Maestro zu erfüllen: das „Gift unserer Zeit“ in Szene zu setzen.
Eine packende und überraschende Inszenierung, die den Zuschauer auf eine Entdeckungsreise voller Stolperfallen mitnimmt: die gnadenlosen Schlingen der Vorurteile mit ihren Automatismen und unbewussten Abkürzungen, welche sich uns oft eröffnen, wenn wir damit beschäftigt sind die Wirklichkeit zu verstehen.
In einer schnelllebigen und oberflächlichen Zeit wie der unseren, in der Gemeinplätze und voreilige Urteile grassieren, stellt die Gruppe Primàopoi mit ihrer neuen Theaterarbeit eine Reflexion über die Gründe vor, warum Verständigung und Integration zwischen verschiedenen Kulturen so schwer fallen. Denn oft führen Einsamkeit und Eigensucht zur natürlichen Überzeugung, dass „So ist es, wenn es mir so scheint“…und fertig!
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